Tecnico

Rado Captain Cook Automatic 39 mm: eleganza subacquea in formato contemporaneo

Dal profondo mare all’eleganza urbana: con il nuovo Captain Cook Automatic 39 mm, la maison svizzera Rado riscrive la sua icona subacquea in chiave contemporanea. Volendo rompere gli schemi, il modello adotta una cassa da 39 mm — dimensione che in molti consideravano “di mezzo” — e la trasforma in un punto di forza: versatile al polso, sportiva nel DNA, raffinata nei dettagli.

Un’eredità storica

La collezione Captain Cook trae origine dal primo modello lanciato negli anni ’60. In questa nuova declinazione, Rado mantiene chiari i richiami vintage – cassa in acciaio lucido, lunetta girevole, design tipicamente diver – e li aggiorna con materiali e finiture moderne.

Le specifiche tecniche principali

  • Cassa in acciaio lucidato da 39,0 mm di diametro, spessore contenuto (circa 12 mm) per una buona portabilità al polso.
  • Lunetta girevole unidirezionale con inserto in ceramica high-tech (nel modello base nero oppure versioni con finiture degradé) e indici ben leggibili.
  • Vetro zaffiro sagomato, trattato antiriflesso su entrambi i lati — Rado parla di forgiatura oltre i 2.000 °C per il cristallo.
  • Movimento automatico calibro R763, 25 rubini, spirale antimagnetica Nivachron™, riserva di carica fino a 80 ore.
  • Impermeabilità fino a 30 bar (300 m), una valida indicazione per un orologio che non è solo “bello” ma funzionale.
  • Bracciale in acciaio con maglia “chicchi di riso”, che conferisce un look retrò ben riuscito e una sensazione al polso raffinata.

Perché il formato 39 mm fa la differenza

In un contesto dove molti orologi da immersione oscillano tra 42-44 mm, la scelta del 39 mm risulta strategica: consente un’usabilità più ampia (anche per polsi meno generosi), unitamente a un aspetto più elegante e meno “ingombrante”. Secondo le recensioni, questa dimensione “di mezzo” unisce lo spirito tool-watch alla portabilità quotidiana.

Stile e dettagli

Il design del nuovo Captain Cook Automatic 39 mm affianca finiture lucide e satinate, con un quadrante spesso declinato in colorazioni moda (gradienti, toni mare, nero profondo) e indici trattati con Super-LumiNova®. Il risultato è un orologio che può accompagnare l’abito elegante così come un look casual. Il bracciale in acciaio, con chiusura deployante, completa la proposta.

Posizionamento e pubblico

Questo modello risulta ideale per chi cerca un orologio di carattere, con pedigree orologiero, che non risulti sovradimensionato, ma riconoscibilmente “vero diver”. Il connubio tra storia (Linea Captain Cook), performance tecnica e dimensione contenuta lo rende un candidato forte sia per collezionisti sia per appassionati che desiderano un orologio da usare davvero.

Conclusione

Con il Captain Cook Automatic 39 mm, Rado dimostra che la tecnica e lo stile possono convivere in modo equilibrato. È un segnatempo che guarda al mare senza dimenticare il polso cittadino, unisce performance e portabilità, e rispetta l’eredità del marchio pur rivolgendosi al futuro. Se stai cercando un orologio che sia al contempo “tool” e “dress”, robusto e raffinato, questo modello merita sicuramente un’occhiata approfondita.

Box specifiche rapide

  • Modello: Rado Captain Cook Automatic 39 mm (Ref. es.: R32223213)
  • Cassa: acciaio, Ø 39,0 mm, spessore circa 12 mm
  • Movimento: automatico calibro R763, 25 rubini, spirale Nivachron™
  • Riserva di carica: fino a 80 ore
  • Impermeabilità: fino a 30 bar (300 m)
  • Vetro: zaffiro sagomato, antiriflesso su entrambi i lati
  • Lunetta: girevole unidirezionale con inserto in ceramica
  • Bracciale: acciaio chicchi di riso con chiusura deployante

Ciao! Mi chiamo Pietro Pannone e sono un amante del mondo dell’orologeria. Ho cominciato, come tanti, guidato dalla voglia di fare e di comprare tanti segna tempo per poi arrivare oggi ad una consapevolezza personale di cosa voglio sul polso. Qualità, movimenti interessanti ma senza disdegnare i quarzi, brand con storia o anche micro brand che hanno voglia di rinnovare e innovare il mondo dell’orologeria. Questo sono io e spero che vogliate seguire i miei post e le mie condivisioni social su questo mondo che tanto amo! Da questa passione nasce quindi “Ghiera”, un piccolo magazine che vuole raccontare questo mondo.

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