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F.P. Journe presenta un nuovo meraviglioso FFC

In previsione della produzione di una piccola collezione di orologi ispirati al prototipo FFC Blue, un esemplare unico creato per Only Watch 2021, sembrava utile rivisitare la sua genesi e il suo modo singolare di leggere l’ora, reso possibile da una mano le cui dita prendono vita con il passare delle ore.
La storia della nascita dell’FFC Blue è come una fiaba e per questa ragione merita di essere raccontata a quelli che non la conoscono. Tutto è iniziato nel 2009, quando la Sig.ra Eleanor Coppola, moglie di Francis Ford Coppola, ha regalato a suo marito, l’illustre registra, il Chronomètre à Résonance, orologio che trovava molto elegante. Contento del regalo, ha inviato immediatamente un invito al suo creatore per raggiungerlo e incontrarlo nella sua azienda vinicola “Inglenook” a Napa Valley. Quando si sono incontrati nel 2012, hanno discusso i differenti principi del rappresentare il passare del tempo e il regista ha chiesto se un orologiaio avesse mai considerato di mostrare le ore nel modo in cui gli antenati ci hanno insegnato, cioè contando le ore sulle dita. L’idea di spuntare le 12 cifre delle ore con l’aiuto di 5 dita era piaciuta a François-Paul che, nel 2014,
ha voluto raccogliere la sfida: inventare una mano animata in grado di indicarle allo stesso modo. La sua determinazione lo ha portato a sviluppare il prototipo dell’orologio FFC Blue già lo stesso anno, che sarebbe
stato poi messo in vendita a Only Watch nel 2021.

Gestire l’energia disponibile
Per utilizzare solo l’energia proveniente dal bariletto, che assicura una riserva di carica di 5 giorni per l’orologio, la scelta è stata quella di installare un “remontoir d’égalité” tra il treno delle ruote primario e l’indicazione, come avviene per le pendole dei campanili, quando le lancette da muovere sono lunghe e pesanti.
Il rémontoir d’égalité impiega 40 minuti a caricare una molla formata da una lama avvolta in un bariletto bloccato da un grilletto e da una sorta di ancora montata su una ruota con un eccentrico al centro. Questo sistema descritto da François-Paul come una sorta di scappamento che scatta una volta ogni ora, precisamente al suo scoccare, rilascia tutta l’energia accumulata e mette in moto la serie di 10 camme che controllano il movimento delle dita della mano.

Reinventare la lettura del tempo
Attraverso un lavoro di miniaturizzazione spinto all’estremo e sette anni di lavoro incessante spesi per rendere affidabile il sistema, il Maestro, supportato dalle competenze raccolte all’interno della sua manifattura, è riuscito a integrare tutti i componenti del calibro automatico a questa sorprendente scultura antropomorfa mobile in una cassa di 42mm di diametro in platino per soli 10,7 mm di spessore.
Di conseguenza, nonostante la complessità dell’insieme, quest’orologio non è più spesso di un altro modello equipaggiato con movimento automatico Octa. Per realizzare questo exploit, François-Paul ha eliminato il quadrante e ha rimpiazzato la lancetta dei minuti, che era impossibile da usare in modo tradizionale, con un grande anello rotante ultrapiatto montato su cuscinetti a sfera, come ha realizzato per il calendario annuale dell’Astronomic Souveraine. Questa modifica ha permesso di guadagnare i pochi millimetri necessari per il posizionamento della mano articolata scolpita da un maestro incisore. Quindi, alla fine, qual è il valore aggiunto di questo esemplare rispetto alla lettura dell’ora tradizionale? Dimostra che il miglior modo di fare un orologio complicato è pensare a come risparmiare energia senza doverne aggiungere, al fine di farlo funzionare.

F.P. Journe presenta il nuovo l'FFC a Watches and Wonders 2023.

Ciao! Mi chiamo Pietro Pannone e sono un amante del mondo dell’orologeria. Ho cominciato, come tanti, guidato dalla voglia di fare e di comprare tanti segna tempo per poi arrivare oggi ad una consapevolezza personale di cosa voglio sul polso. Qualità, movimenti interessanti ma senza disdegnare i quarzi, brand con storia o anche micro brand che hanno voglia di rinnovare e innovare il mondo dell’orologeria. Questo sono io e spero che vogliate seguire i miei post e le mie condivisioni social su questo mondo che tanto amo! Da questa passione nasce quindi “Ghiera”, un piccolo magazine che vuole raccontare questo mondo.

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