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IWC presenta il Big Pilot G63 in armatura oro e in ceramica

IWC Schaffhausen collabora ormai da tempo con Mercedes e il suo sottomarchio AMG, sia per le vetture stradali che per il suo team di Formula 1, Mercedes-AMG Petronas F1. I due marchi sembrano completarsi a vicenda in molteplici modi, spesso portando stile e innovazione in nuove direzioni. Il modello di punta di IWC, l’iconico Big Pilot, è l’argomento scelto oggi per una nuova serie di orologi ispirati al veicolo militare trasformato in SUV ultra-lusso di Mercedes, il G-Wagon. IWC ha trasferito elementi del modello top di gamma Mercedes-AMG G63 sul nuovo IWC Schaffhausen Big Pilot G63, disponibile in due materiali ben distinti.


Il nuovo G63 si basa innanzitutto sul leggendario Big Pilot, il che significa una cassa piuttosto impressionante di 46,5 mm di diametro e 14,6 mm di altezza. Naturalmente, ha una cassa interna in ferro dolce per proteggerlo dalle forze magnetiche, così come cristalli di zaffiro protetti contro improvvisi cali di pressione dell’aria. Ciò che distingue i due dalla normale collezione Big Pilot è il materiale utilizzato per la cassa, il fondello e la corona.


L’IW501201 utilizza Armor Gold 18k per la cassa, una lega proprietaria che è più resistente dell’oro normale e in termini di stile riprende la Mercedes-AMG G63 Grand Edition recentemente introdotta. L’IW506201 va in una direzione diversa con una cassa leggera in composito di matrice ceramica, un materiale progettato in collaborazione con il Centro aerospaziale tedesco. Invece di utilizzare un polimero come legante, le fibre di carbonio sono incorporate in una matrice ceramica, rendendola estremamente resistente ai danni e insensibile agli shock termici. Questa volta la corona e l’anello del fondello sono in Ceratanium.

Il quadrante per entrambe le versioni è identico nel design ma con colori diversi. Il quadrante di base nero ha un motivo a diamante ispirato alle prese d’aria del G63. Gli indici e le lancette applicati sono rifiniti con Super-LumiNova color beige-oro (IW501201) o Super-LumiNova grigio chiaro (IW506201). Inoltre, a 9′ è presente l’indicazione dei piccoli secondi e a 3′ la riserva di carica di 7 giorni. Non è la prima volta che vediamo questo display, ma non è nemmeno la configurazione più comune per il Big Pilot. L’indicazione finale è posizionata nella parte inferiore del quadrante, dove una finestra smussata rivela la data.

IWC ha lanciato il suo movimento automatico IW52010 interno che conosciamo principalmente dalla collezione Portugieser. Funziona a una velocità di 28.800 VPH e fornisce 168 ore di riserva di carica (o 7 giorni, ovviamente). Viene fornito con il sistema di avvolgimento Pellaton per trasferire in modo efficiente l’energia cinetica alle canne. Il movimento è coperto da un vetro zaffiro colorato decorato con la stella a tre punte Mercedes in una barra nera che imita l’aspetto del copriruota di scorta della G-wagon.


Entrambi i modelli IWC Schaffhausen Big Pilot G63 sono dotati di un cinturino in caucciù nero con inserto in microfibra, montato su una fibbia pieghevole che si abbina alla cassa (Armor Gold o Ceratanium). Gli orologi non sono limitati e sono venduti al dettaglio per 37.200 euro in Armor Gold 18k o 49.700 euro in Ceramic Matrix Composite. Ciò lo rende un po’ più costoso della versione Armor Gold, il che è a dir poco inaspettato. Sono disponibili tramite le boutique IWC e la piattaforma di e-commerce del marchio in quantità limitate, sebbene non si tratti di un’edizione limitata con un ciclo di produzione fisso.

Ciao! Mi chiamo Pietro Pannone e sono un amante del mondo dell’orologeria. Ho cominciato, come tanti, guidato dalla voglia di fare e di comprare tanti segna tempo per poi arrivare oggi ad una consapevolezza personale di cosa voglio sul polso. Qualità, movimenti interessanti ma senza disdegnare i quarzi, brand con storia o anche micro brand che hanno voglia di rinnovare e innovare il mondo dell’orologeria. Questo sono io e spero che vogliate seguire i miei post e le mie condivisioni social su questo mondo che tanto amo! Da questa passione nasce quindi “Ghiera”, un piccolo magazine che vuole raccontare questo mondo.

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