Recensioni

Tag Heuer Formula 1: la recensione completa

La Storia di TAG Heuer comincia nel 1860, quando Edouard Heuer fonda Uhrenmanufaktur Heuer AG a St-Imier in Svizzera, per poi brevettare il suo primo cronografo nel 1882.
Nel 1887 Heuer inventa anche un pignone oscillante elemento ancora presente in tanti cronografi meccanici.

Forse non tutti sanno che l’unione tra Tag Heur e le auto sta proprio alle radici del brand.

Nel 1911, Heuer depositata infatti un brevetto per il “Time of Trip”, il primo cronografo da cruscotto per auto.
Progettato per l’uso su automobili e aerei, le due grandi sfere montate centralmente indicano l’ora del giorno, come in un orologio tradizionale: inizia così il connubio tra i motori e Heuer.

Heuer continuerà a produrre questi orologi da cruscotto fino al 1980, momento in cui non sono stati più utilizzati del tutto.

Il marchio è stato uno dei principali produttori di cronometri e di attrezzature per la misurazione dei tempi e per questo i suoi modelli sono stati indossati da celebrità delle quattro ruote come Ayrton Senna, Alain Prost, David Coulthard, Mika Häkkinen, KimRäikkönen e Jenson Button.

Non voglio dilungarmi oltre ma prossimamente potrei realizzare un video in cui racconto proprio la storia del brand, visto che è davvero ricca ma non posso non citare il 1985 come data fondamentale del brand. Infatti in quell’anno TAG (Techniques d’Avant Garde) acquisì Heuer diventando così “Tag Heur”.

Tag produce tecnologie high-tech come la ceramica per turbocompressori per auto di Formula Uno. Il marchio diventa così team sponsor della McLaren e l’anno successivo, per celebrare il connubio, viene lanciato il primo Tag Heuer Formula 1, modello testato proprio dai piloti del team. 

Dal 1992 al 2003 Tag Heuer è il cronometrista ufficiale della Formula 1 e Nel 2004 il brand rilancia la collezione e diventa il cronometrista ufficiale di Indianapolis 500. Oggi il brand fa parte del gruppo LVMH (quello di Louis Vuitton, per intenderci).

Guardiamo ora il modello che ho deciso di recensire per voi, si tratta del mio Tag Heur Formula 1, referenza wau1110.ft6024. ma solo io trovo che certe referenze siano impossibili da essere ricordate a memoria? Mah.

Voglio partire da subito con il packaging perché per me nella valutazione di un prodotto bisogna considerare tutto. Vediamo che il segnatempo si presenta con una controscatola bianca di poco valore che protegge però una scatola in simil pelle marrone con il logo inciso. Al suo interno troviamo un libretto delle istruzioni che non ho mai aperto e la sua garanzia che ad oggi non ho ancora dovuto utilizzare. Aprendo la scatola vediamo che l’orologio colpisce subito agli occhi. Si tratta di un modello sportivo, dove il nero fa da padrone e crea dei contrasti splendidi, non trovate?

Il Movimento è al quarzo, in particolare si tratta del Cal. 6004.B; realizzato dall’azienda Ronda che oltre che meccanismi al quarzo si occupa di realizzare anche calibri meccanici. Si tratta di un movimento che può essere acquistato circa a 30/35 euro. Visto che si parla spesso di quarzi e di movimenti automatici considerate che l’NH35, uno dei movimenti automatici giapponesi più diffusi sul mercato, costa circa la stessa cifra. Secondo voi allora ha più dignità un orologio di un microbrand con quel movimento che costa 500 euro rispetto a qualsiasi quarzo? Se il problema per voi è la complicazione del movimento guardate da queste immagini e giudicate se vi sembra qualcosa di semplice…Lo scarto di questo modello è -10s/M. .. +20s/M perfetto per avere un orologio sempre pronto da indossare e sempre preciso, ovviamente.

Iniziamo a recensire il segnatempo guardando le sue misure. Il diametro è di 41,5 mm che per un orologio sportivo penso sia una misura davvero corretta. Diametro che diventa di 45,9 mm prendendo anche la corona. Spessore 11,9mm, davvero poco considerando ovviamente il movimento al quarzo e il vetro in zaffiro piatto non c’è stato un grosso sforzo per arrivare a queste misure ma comunque è corretto segnalarlo per dire che la sua portabilità è ottima, complice anche un lug to lug molto ridotto che non vede delle vere e proprie anse ma un blocco unico che non supera i 46mm all’interno del quale si inserisce perfettamente il cinturino in caucciù.

Continuiamo ad esaminare l’orologio. Il fondello è a vite e questo garantisce un’impermeabilità fino a 20 atmosfere. La lunetta è unidirezionale e offre un ottimo feedback di solidità nonostante sia di fatto in plastica, sentite voi stessi il rumore…

Corona a vite “easy grip” con logo inciso e cassa in acciaio satinato inossidabile. Le ali che proteggono la corona sono applicate, non sono quindi state lavorate insieme a tutta la carrure dell’orologio, peccato. Il cinturino in caucciù con chiusura deployante con il logo inciso anche nella parte interna. Questo è un dettaglio che conoscerete quindi solo voi ma è proprio questo un dettaglio che fa la differenza con altri segnatempo e che a mio parere offre anche maggior valore all’orologio. Trovo inoltre che il cinturino sia estremamente comodo soprattutto durante il periodo estivo. Questo è infatti un orologio che ho da diversi anni e che ha viaggiato con me in vacanze di ogni tipo. Si è tuffato con me nell’oceano a Los Angeles e mi ha accompagnato sulle strade americane e nei suoi deserti rimanendo sempre un compagno fedele, Un po’ è stato anche maltrattato come vedete ma se un orologio non viene vissuto che storia potrebbe mai raccontare?

Indici e lancette sono luminiscenti anche se non con un grande risultato e per un tempo limitato di perseveranza.

Uno degli aspetti che amo maggiormente di questo segnatempo è la sfera piccola dei secondi e la lavorazione che rende tridimensionale l’orologio. Un difetto a parer mio è aver messo il datario all’interno della sfera che sovraccarica di informazioni uno spazio già limitato. Considerate che il movimento permetterebbe di inserire il datario anche in altre posizioni, io personalmente avrei prediletto di inserirlo in modo canonico alle ore 3.

Secondo me è l’orologio perfetto da indossare in viaggio, comodo se dovete tuffarvi in mare, perfetto e semplice da regolare, corona resistente e bracciale estremamente comodo. È davvero l’orologio sportivo per eccellenza, sempre se acquistato al giusto prezzo. Il suo prezzo di listino per me è troppo caro, ora non è più tra le referenze di Tag Heuer ma costava circa 1200 euro. Io sono riuscito a portarlo a casa spendendo la metà, di più non lo avrei pagato. Devo dire che forse ora sarei disposto a pagarlo anche di meno, ma quando acquistate un orologio di un marchio con una storia, state anche acquisitando tutti gli anni e le innovazioni che sono state portate nella storia dell’orologeria.

Ciao! Mi chiamo Pietro Pannone e sono un amante del mondo dell’orologeria. Ho cominciato, come tanti, guidato dalla voglia di fare e di comprare tanti segna tempo per poi arrivare oggi ad una consapevolezza personale di cosa voglio sul polso. Qualità, movimenti interessanti ma senza disdegnare i quarzi, brand con storia o anche micro brand che hanno voglia di rinnovare e innovare il mondo dell’orologeria. Questo sono io e spero che vogliate seguire i miei post e le mie condivisioni social su questo mondo che tanto amo! Da questa passione nasce quindi “Ghiera”, un piccolo magazine che vuole raccontare questo mondo.

11 commenti

  • vito

    Ho visto la sua recensione sul tag heuer formula 1. Le faccio i complimenti perchè ha soddisfatto molti dei miei dubbi e mi ha fatto anche notare di particolari di cui non mi ero accorto. Ad esempio intorno alla corona le due anse incastonate ai lati della corona. Sono andato subito a vedere i nuovi modelli e hanno cambiato rendendola tutt’uno . Se mi permette una piccola critica, avrei voluto che parlasse di più del movimento che è l’anima dell’orologio. Da neofita sto notando che ci sono molti tipi di movimenti al quarzo e tutti diversi tra loro. Ho visto che un movimento al quarzo Ronda costa circa 30,00 €. Incredibile!!! poi li troviamo su orologi che costano 1000 € e più. Sul sito tag heuer dice solo che è al quarzo senza specificare i dettagli sembra quasi lo vogliano tenere nascosto. Per questo le chiedo cortesemente se può darmi qualche indicazione in più sul movimento al quarzo del formula 1, So che si chiama Ronda 6004 D o B (non so, e comunque non conosco la differenza tra uno e l’altro). Non capisco in termini pratici cosa voglia dire la precisione -10/+20. Vorrei sapere quanto va avanti o indietro al mese tenendolo sempre al polso? Grazie e cordiali saluti

    • Pietro

      Buongiorno Vito e grazie per il commento! Consideri che ci sono alcuni movimenti automatici come l’NH35 che costano sui 30 euro allo stesso modo. Se una precisione come quella di questo è indicata tra -10/+20 secondi al mese, significa che il movimento potrà perdere o guadagnare questi secondi durante la sua vita ogni mese. Spero di esserle stato d’aiuto!

        • Pietro

          Andava alla perfezione, non so a che prezzo lo abbia trovato lei ma le segnalo che su Amazon attualmente la versione con bracciale in acciaio (quindi migliore e più costosa della mia) al momento è in offerta a 620€ ed è un prezzo straordinario se pensa che il suo prezzo di listino è il doppio. Le lascio il link così da poterlo vedere da sè consideri che di solito il prezzo è attorno ai 1000 lei a Livigno a quanto lo ha trovato? Ecco il link https://amzn.to/2GYql0Q

    • Pietro

      Sì assolutamente basta trovare quelli compatibili sempre Tag Heuer e un bravo orologiaio e si può fare tutto. Consideri che è sempre più difficile averne uno in acciaio rispetto ad uno in gomma in quanto i finali del bracciale possono spesso non essere compatibili.

    • Pietro

      La risposta non è facile! Diciamo che con Longines spende sicuramente di più ed è un brand più diffuso. Tag Heuer in Italia non è così apprezzato – io invece lo apprezzo – per cui le direi il Tag ma non c’è oggettività nel mio commento solo quello che farei io perché son due orologi di fascia di prezzo similari e con caratteristiche abbastanza simili. Tra tutti i Longines questo devo dire che comunque è quello che si vede un po’ meno…

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